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Quali corsi seguire per diventare arredatore

Chi è l’arredatore e che tipo di percorso deve intraprendere una persona che voglia diventare arredatore? Il requisito fondamentale per poter diventare arredatore è senza ombra di dubbio il buon gusto. Vi è la possibilità di frequentare un gran numero di corsi diversi, superare degli esami e ricevere delle certificazioni di qualità del proprio operato, ma nel caso in cui non si possedesse questa caratteristica tutto il lavoro potrebbe andare perso e rivelarsi inutile.

diventare arredatore

Il percorso di studi consigliato a chi sogna di diventare arredatore consiste nella frequentazione prima di tutto del liceo artistico, per poi intraprendere il percorso dell’accademia delle belle arti oppure la facoltà di architettura, che mette a disposizione dello studente che vuole diventare arredatore professionista alcuni corsi di studio specifici, al fine di indirizzare la scelta e l’orientamento di cosa studiare verso quanto è maggiormente congeniale per raggiungere il proprio obiettivo. Volendo è anche possibile frequentare, dopo aver discusso la tesi, degli specifici master sul design abitativo, sia in Italia che all’estero, al fine di affinare le proprie abilità e competenze su determinati temi. La facoltà di architettura viene generalmente consigliata a chi ha la passione per l’arredamento ma che non sono sicuri di voler intraprendere questo mestiere, mentre nel caso invece in cui si avesse la chiara idea di voler diventare arredatore di interni, i corsi che vengono istituiti ogni anno dallo IED sono mirati proprio per formare giovani talentuosi in codesto ramo dell’architettura. Dopo aver frequentato gli appositi corsi per diventare arredatore, è possibile iniziare a collaborare con una società già avviata oppure mettersi in proprio: quest’ultima opzione viene solitamente consigliata alle persone solo dopo aver compiuto un po’ di gavetta presso gli studi già affermati, in modo da avere la possibilità di apprendere concretamente il mestiere. Nel caso in cui si desiderasse aprire un’attività in proprio, bisogna aprire la partita Iva ed iscrivere l’attività presso la Camera di Commercio.